L’importanza del primo soccorso

Cari amici
il caso di cui è stato vittima Santino Furlan, giovedì 21 settembre, mi porta a condividere con voi alcune considerazioni sulla sicurezza nella pratica sportiva all’interno del Campo Giuriati.
  • 1) Non tutti sanno che presso la portineria dell’impianto è disponibile un DEFIBRILLATORE (sistemato alla sinistra della porta di ingresso). L’apparecchiatura è utilizzabile da chiunque in quanto, una volta attivata, una guida vocale indicherà passo passo le operazioni da svolgere. E’ indispensabile, in attesa di PRONTO SOCCORSO (tel. 112, chiamata gratuita), praticare anche massaggio cardiaco e respirazione bocca/bocca. Fondamentale è la rapidità nel portare il PRIMO SOCCORSO all’infortunato.
  • 2) Il defibrillatore è stato utilizzato con successo su Santino, grazie all’intervento di Bendis (responsabile dell’Impianto, immediatamente avvisato dai presenti) che pure ha provveduto a far aprire il cancello per permettere l’ingresso dell’ambulanza e dell’auto del medico direttamente sulla pista . Tutto si è svolto in pochi minuti.
  • 3) In attesa dell’ambulanza, Tom Caraceni, nonostante i suoi 86 anni, è stato il primo a riconoscere la gravità delle condizioni di Santino, facendo una diagnosi esatta, e a tentare la rianimazione. Poi si sono succeduti Angelica e Roberto per praticare le operazioni salvavita con più “energia”. Nel mentre, molti altri hanno collaborato per dare supporti di vario tipo.
  • 4) Nonostante l’imprevidibilità e la generale impreparazione a reagire prontamente ed efficacemente in situazioni del genere, l’incidente si è risolto felicemente anche grazie alla sinergia dei volenterosi ed alla tempestività con sui si sono avvicendati i soccorsi. Santino ha potuto essere trasferito all’unità coronarica già in stato di lucidità mentale. Tutto ciò mi fa ritenere che il nostro Giuriati (come struttura, responsabili ed utenti) sia stato all’altezza della situazione e mi incoraggia a reputarlo luogo sicuro dove praticare un’attività motoria, anche intensa. Naturalmente è importante rapportarsi responsabilmente verso i nostri compagni di corsa, chiunque essi siano, poichè un arresto cardiaco può colpire qualunque persona, a tutte le età e in qualsiasi momento, soprattutto in un momento di impegno fisico intenso.
  • 5) Come misura di prevenzione, suggerisco di sostenere la visita medico-sportiva con elettrocardiogramma a riposo e sotto sforzo, indipendentemente dalla partecipazione a gare ufficiali e non o praticare sport per diletto. Finora al Corrigiuriati non è mai stato imposto alcun limite in questo senso, ma ho ragione di ritenere che, benché sia stato “tollerato” in questi 27 anni dai gestori dell’Impianto, potrebbe succedere che, per continuare la nostra attività libera, possa rendersi necessaria una tutela di questo tipo. Nonostante i nostri incontri siano amichevoli, configurati come “prove cronometrate collettive”, l’agonismo puro può prendere il sopravvento.
  • 6) L’esperienza insegna che è meglio essere preparati: propongo a chi ne ha voglia, di ritrovarci al Campo per organizzare una dimostrazione pratica di primo soccorso in caso di arresto cardiaco improvviso. Attendo eventuali adesioni.