Testo che è stato letto durante il funerale di venerdì 24 gennaio 2020
Pur nella solenne drammaticità del momento, è bello pensare di essere qui riuniti a dare l’estremo saluto al nostro Pietro. Noi amici del Campo Giuriati lo conoscevamo da più di una trentina d’anni: abbiamo condiviso corsette spensierate e duri allenamenti; ci siamo misurati con lui con alterne fortune una infinità di volte. Ci siamo sfidati in gare in pista e su strada certo come avversari (dando ognuno il massimo per prevalere sull’altro, non facendoci mancare anche goliardiche punzecchiature e sfottò), ma alla fine, deterso il sudore e calata l’adrenalina, si tornava più amici di prima! Amici che condividevano la stessa passione – la corsa – con il sorriso ed il rispetto per la propria ed altrui fatica. Fatica che, cementando i nostri rapporti, faceva accrescere il piacere di stare insieme e si dava poi adito a chiacchierate, condivisione di emozioni e spesso anche di belle mangiate di gruppo.
Gli anni sono volati e a ricordarcelo c’era l’implacabile verdetto del cronometro che Pietro portava sempre al polso, come tutti noi. Ma siamo invecchiati senza perdere l’entusiasmo di ritrovarci tutti i giovedì al Giuriati per rinnovare sfide e pari divertimento, come negli anni migliori. Già: l’opportunità del Corrigiuriati consentì a Pietro, a metà degli anni ’90, di esprimere la sua invidiabile grinta primeggiando dopo ben 34 prove distribuite nell’arco di quell’annata. Si impose partecipandole tutte, sempre ricorrendo alle stille di energia più nascoste. Di questo risultato ne andava giustamente orgoglioso.
Ciao Pietro, grazie per essere stato con noi, amico dall’animo mite, tenace e gentile, forte e sincero, schivo, dolce e battagliero. Ti auguriamo che dal Parco Lambro, che ti ha accompagnato infinite volte ma tradito in maniera così atroce durante la tua ultima corsa, tu possa ripartire, inseguendo in cielo i tuoi sogni interrotti così bruscamente quaggiù.
Ti abbracciamo tutti con grande affetto.
Buon viaggio. Ci mancherai molto.