Storia

Ancora negli anni Sessanta era davvero poco consueto vedere qualcuno correre per strada o nei parchi. Pochi temerari sfidavano traffico e derisione della gente. Si racconta che al vecchio Giuriati, invece, di un folto gruppo di appassionati podisti (oggi potremmo definirli mitici) dediti saltuariamente a gare in pista organizzate in proprio. Persone comuni, ammaliate da uno sport allora pionieristico, che trovavano rifugio e habitat ideale in un campo sportivo sopravvissuto alla guerra. Avevano “ereditato” una polverosa pista da 473 metri in “carbonella” (scorie di lavorazione di fonderia), rimediata dai soldati australiani di stanza a Milano dopo la Liberazione. Qualche decennio dopo rinasce l’iniziativa: cambiati i costumi, il campo ora ha tra i suoi frequentatori gli abitanti del quartiere, gli studenti universitari e i loro professori, gli amatori e gli agonisti, gruppi sportivi giovanili e scolaresche. In certe giornate c’è il pieno. Nella primavera del 1992 un gruppo di amici lancia l’idea di ritrovarsi di tanto in tanto al pomeriggio e sfidarsi su varie distanze. Nasce il Corrigiuriati. A quel gruppo di amici se ne sono aggiunti tanti nel frattempo. Come un porto di mare: c’è chi viene e chi va, ma cresce l’interesse per la formula, che è semplicemente basata sul piacere di ritrovarsi a correre in compagnia, condividendo passione e aspirazioni. Sempre col massimo rispetto dei limiti altrui. Non a caso, infatti, i ritrovi fanno presa sui principianti che si sentono incoraggiati dall’accoglienza e fiancheggiati dall’esperienza dei “veterani”. Il risultato è una fortunata combinazione di persone che, pur diverse per età, professione, estrazione sociale, si sentono accomunate dal senso di appartenenza e di condivisione dell’ambiente.
Luigi Baglioni