La maratona è un inganno

Una riflessione dopo il ritiro alla maratona di Milano
di Mauro Oliva

La maratona è un inganno, perché prepari la strategia con un amico settimane prima, organizzi il posto dove incontrarsi, il tipo di riscaldamento e poi si va in griglia insieme. E quando si parte vedi che il suo passo è decisamente più veloce del concordato e che dopo 100 metri dalla linea di partenza sei già senza il punto di riferimento.
La maratona è un inganno perché ti dicono di attaccarti ai palloncini dei pacer e non lasciarli scivolare via per nessuna ragione. Sei convinto che sono li davanti a te ma il vigile decide che c’è spazio tra te e i palloncini e quindi permette l’attraversamento.
La maratona è un inganno perché la scelta delle scarpe è fondamentale, non devi incignarle in gara, le devi scegliere con cura, ce ne sono di modelli più performanti, le devi provare e farci un lungo e poi ti vedi correre davanti un atleta a piedi nudi.
La maratona è un inganno perché all’inizio ti lascia ridere e poi ti soffoca
La maratona è un inganno così come un investimento fidato e sicuro su cui scommetti tutto il capitale per poi scoprire che il boom finanziario è appena terminato. E’ un inganno perché per mesi provi e riprovi le distanze, fai sacrifici assurdi che debilitano il fisico e traumatizzano le articolazioni, che ti alzi dal letto quando vorresti ancora dormire, che corri con la pioggia e con il gelo che paralizza i muscoli del viso rendendoti impossibile anche una sola parola, che devi scegliere se affondare le scarpe nel fango o nella neve sulle sponde dell’Adda. La maratona è un inganno perché i guanti e il cappellino sono ricoperti di brina all’esterno e bagnati di caldo sudore all’interno.
La maratona è un inganno perché ti spegne l’interruttore quando vuole ma lo fa quando sei molto distante dalla partenza e dall’arrivo.
La maratona è un inganno perché ti piega con il capo chino su un marciapiede dopo 28 km, e quando hai la forza di alzare lo sguardo come contrappasso ti mostra il monumento allo sport dello stadio milanese.
E’ un inganno perché ti chiama, ti illude, ti seduce, ti ammalia, ti stronca
La maratona é un inganno perché hai la moglie all’arrivo che ti cerca in ogni sguardo e non sa che mai arriverai
La maratona è un inganno perché in cambio di pesanti sacrifici ti promette lacrime di gioia, di felicità, di gratificazione, di compiacimento. La mie lacrime sanno di fallimento hanno un sapore amaro, sono ricche di delusione e di sconforto.
La maratona è un inganno perché tra amici si trova sempre chi ti dà una mano, perché tra amici ci si aiuta, perché il forte aiuta chi è in difficoltà. Non è vero, nessuno può correre qualche chilometro per te, nessuno può darti un passaggio e portarti più vicino al traguardo. E’ un inganno, perché ho sentito dire che gli atleti ti sostengono ed invece ho trovato uno che mi ha detto “dai, andiamo insieme a prendere la metro!”
La maratona è un inganno perché avete creduto che è tutto un imbroglio, invece quando la Maratona ti è amica ti regala momenti indimenticabili, ricordi indelebili, segreti da custodire, momenti intimi e gioie da condividere.
La Maratona ti inganna se sei scettico o dubiti di lei, ma se ci credi si fa spazio nel cuore per non uscirne più

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