La gara ad eliminazione, proposta a suo tempo da Roberto Landriani, è probabilmente la gara più attesa del CorriGiuriati, in quanto il vincitore è sicuramente ai massimi livelli nel mezzofondo veloce, ma il suo nome è all’inizio incerto, come quello di una gara ciclistica. Il vincitore è infatti definito da un 300 m finale fra gli ultimi 8-10 superstiti di svariate decine di partecipanti dopo almeno una quindicina di 300 m in cui 2 o 3 partecipanti sono eliminati ad ogni ripetizione. Ci si può lasciar prendere dall’agonismo, correndo al massimo livello tutte le ripetizioni e stancando quindi gli avversari, oppure ‘riposare’ tranquillamente in fondo al gruppo cercando solo di non essere eliminati, per poi spendere tutto nei 300 finali: in questo caso ci si comporta come nel ciclismo, in cui bisogna scattare per ultimo, ma, per così dire, un attimo prima dell’avversario. Fra i due estremi, cui si sono avvicinati oggi Borraccino jr ed il vincitore Castelli, vi sono poi comportamenti intermedi, come chi ha cercato di svolgere un allenamento proficuo, magari con una sparata all’ultimo giro prima del proprio ritiro, o chi ha corso giudiziosamente ma non ha rinunciato ad un 300 intermedio molto veloce, prima di rientrare nel gruppo. Oppure anche chi è partito per un allenamento ma poi non ha saputo moderare il proprio agonismo ed ha proseguito sino all’esaurimento.

Tra i partecipanti, oltre a molti del turno serale,  anche padri e figli già noti (Borraccino e Furlan jr e sr), oppure nuovi/e per il CorriGiuriati (come Remo e Chiara), alcuni ricordati nelle foto iniziali.

Per la cronaca, nei primi giri ha preso il largo Chiara Quartesan, che curava il suo allenamento. Poi si è visto per qualche giro Borracino jr e successivamente svariati vincitori di tappa. Ma al giro finale la volata è stata fra Borracino e Castelli, che ha vinto nettamente. A seguire Marchesi e Resteghini e poi gli altri. In campo femminile, ultima ad arrendersi e quindi prima di categoria,  Elena Pedone ed ultima Chiara Quartesan per il ritiro dopo i giri iniziali al comando. Analogo punteggio nella classifica generale per entrambe. Nelle posizioni intermedie, Eleonora, Alessandra, Stefania, Maria Antonietta, Angelica e Chiara, lasciando al lettore il ricordo veloce dei cognomi.

Dopo l’arrivo, Castelli (che si è presentato con un ‘Macron’  sulla maglietta) è stato omaggiato dai compagni e qualcuno si è spinto sino al bacio della scarpetta (o pantofola, di origine molto lontane).