Gambino, dal Giuriati al podio italiano

Salvatore Gambino, quarantenne, ha partecipato solo a qualche gara del Corrigiuriati, ma è un assiduo frequentatore del nostro campo conosciuto da tutti per il suo carattere socievole e la disponibilità a elargire consigli. Ancora una volta ha dimostrato il suo ottimo stato di forma, conquistando il terzo gradino del podio in occasione del campionato italiano di maratona, svoltosi a Reggio Emilia lo scorso 13 dicembre 2020
Approfitto del rapporto di amicizia e di una pizza prenatalizia per qualche domanda, partendo ovviamente dal risultato.

Ti aspettavi il crono di 2h18’08”? Nonostante tutte le restrizioni di questi mesi, hai migliorato – e di molto – il tuo personal best. Ci racconti le tappe di avvicinamento?

Nonostante il lockdown e nel pieno rispetto delle norme, sono sempre riuscito ad allenarmi. Certo, il marciapiede sotto casa è molto diverso dalla pista, però ha garantito continuità. In autunno ho finalizzato la preparazione per la mezza maratona di Pisa (ndr. secondo assoluto e primo italiano in 1h06) realizzando il mio personale sulla distanza: quel risultato mi ha dato ulteriore fiducia perché si tratta di una gara condotta per la maggior parte a “tirare da solo” senza poter contare sui cambi, e che ho corso soprattutto perché il clima di incertezza dovuto alla pandemia aveva portato alla cancellazione praticamente di tutte le altre.
Appena ricevuta la conferma che il campionato italiano di maratona si sarebbe svolto, ho fatto un test di 35 km raccogliendo buoni riscontri. Forte delle positive sensazioni, ho deciso quindi di ottimizzare le uscite e puntare al bersaglio grosso.

Come ti prepari, hai un allenatore?

Non ho un allenatore e non seguo particolari tabelle, ma adatto gli allenamenti agli impegni lavorativi e familiari, cercando comunque di non far mancare gli allenamenti fondamentali per preparare bene una competizione e prestando  attenzione al recupero e al riposo, che sono parte fondamentale di un buon allenamento.
Impossibile però non ricordare, a proposito del Giuriati e di allenatori, Pino Guarnaccia che, oltre a essere stato un prezioso punto di riferimento con i suoi consigli, è anche un caro amico.

Che aspettative avevi per Reggio Emilia?

Come riferimento avevo la maratona di Milano del 2019 che ho concluso in 2h22 realizzando il mio personal best. In quell’occasione non tutte le variabili sono state a mio favore: il meteo non ottimale e il pavé bagnato e scivoloso, ad esempio, mi hanno sicuramente fatto perdere qualche secondo. Per questo, oltre alla consapevolezza acquisita grazie al crono di Milano, alla partenza di Reggio Emilia ero convinto di avere margini di miglioramento: è andata meglio del previsto, puntavo a 2ore e 20!

Raccontaci la gara

La prima parte l’ho corsa insieme ad un gruppetto guidato da una lepre d’eccezione come Francesco Puppi (ndr. vecchia conoscenza del Giuriati e argento ai mondiali di corsa in montagna 2019), mentre negli ultimi chilometri mi sentivo bene e ho avuto la forza di lanciarmi all’inseguimento recuperando posizioni importanti.  Il percorso si snodava nella zona industriale da ripetere per 4 volte, il contesto, complice l’assenza di pubblico era tutt’altro che festoso.

Da qualche anno si parla sempre di più, nel bene o nel male, delle scarpe di ultima generazione che sembrerebbero dare un aiuto importante.

Io ho corso con uno di questi modelli, le Nike Vaporfly NEXT% e al dire il vero ho visto pochissimi atleti utilizzare le scarpe tradizionali. Sono scarpe molto performanti, ma non mi chiedere di quantificare il beneficio in quanto dipende da tantissime variabili e fattori, come lo stile di corse, la velocità, il terreno, l’appoggio del piede ecc. penso che sia un valore molto personale.

Stai già pensando al prossimo progetto?

In attesa di certezze del calendario agonistico, non ho pianificato nulla; sicuramente non penso di correre una maratona in primavera. Nel frattempo cercherò di migliorare dove sono ancora molto carente, in particolare sulla forza e di correre il più possibile in compagnia (ndr. femminile)

Mauro Oliva